Fra una risata e una pila di lattine di birra, arriva l'ultimo invitato, Marco Bignami, per tutti amorevolmente chiamato Bigna.
È una persona molto religiosa, infatti parla sempre di Dio e simili, diciamo che per un motivo o per l'altro...lo nomina spesso.
Appena arriva è vestito bene, con camicia e pantaloni parecchio eleganti, "Sono stato ad un matrimonio, sono anche dovuto entrare in chiesa da quel porco".
Eh no, non si riferisce al prete, ma a quello sulla croce.
Comincia a raccontare di come abbia insegnato al suo cane ad incazzarsi quando dice Gesù...la sua motivazione è "Ammetti che arrivi, almeno lo accolgo come si deve"
Parlando del più e del meno, ad un certo punto stupisce tutti con un'affermazione al limite dell'assurdo "Ah, la Silvia l'ho sentita io per sapere come fare a pubblicare un libro da privato. Sta bene, ma non la vedo mai".
Sulle teste dei presenti si forma un grandissimo punto interrogativo.
"Perchè un libro?"
"Quello che sto scrivendo io"
"Cosa?"
Tutti ci prepariamo alla cazzata del secolo, e invece no, lui è assolutamente serio, e convinto di quello che ha pensato ed elaborato.
Nessuno si aspettava quello che stava per dire.
"Ero in dormiveglia una sera, e mi è venuta in mente questa storia, infatti ho subito svegliato la Teresa (Sua moglie NDR) e gliel'ho raccontato.
Pensavo di instaurare una nuova tradizione per Pasqua, quindi basta con l'idea della resurrezione di Gesù, le palme e tutte quelle altre cose, ho deciso di rilasciare la mia tradizione, e devo espanderla al mondo intero"
...
"Praticamente, il mondo è diviso in due, gli umani e i palloncini.
E il protagonista della nostra storia, è un palloncino, e, visto che è giovane, lui sta in aria e può volare, perchè quando i palloncini invecchiano, non volano più e stanno sempre a terra.
Lui ha sempre sentito dire che gli umani sono cattivi, ma non c'ha mai visto niente di male nell'essergli amico, fino a che, con altri suoi amici palloncini, non volevano festeggiare il fato che lui avesse raggiunto la maturità, i 18 anni per i palloncini per intenderci, e fanno una festa ai piedi della montagna.
Un essere umano però, incazzato come una iena, con un fucile comincia a dire <<Non dovete stare qua, dovete andare più su>> e il palloncino maggiorenne arriva un po' più tardi degli altri e vede i suoi amici morire, o scoppiare, mentre uno con un fucile dice <<più su, più su>> mentre lui invece capisce <<Gesù>>"
Mentre racconta tutto questo, non si sente volare una mosca, il silenzio è totale e nessuno si vuole perdere neppure una virgola del racconto.
Bigna beve una birra
"Passano un po' di anni e ad un matrimonio fra due umani sono presenti anche alcuni palloncini, e mentre questi due escono dalla chiesa, gli viene tirato il riso come di tradizione, ma ad un certo punto il riso finisce e vengono lanciati i palloncini che gli sposi devono calpestare, e anche lì c'è il palloncino nostro amico che riesce a scappare e vede per la seconda volta i suoi amici uccisi, e anche questa volta a causa di Gesù, visto che sono usciti dalla chiesa.
E la tradizione che voglio rilanciare è che nel periodo di Pasqua si rilascino dei palloncini per festeggiare l'odio che si può provare per Gesù"
Silenzio, nessuno parla, tutti lo guardiamo, dopo qualche secondo silenzio di secondo uno gli chiede "Come lo chiamerai il libro?"
"Mille palloncini colorati"
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