mercoledì 23 ottobre 2013

La legge del falso buonismo

Sarah Scazzi, come ormai tutti sanno, è una quindicenne morta nel 2010 ad Avetrana, e i mass media ci sono andati a nozze.
Ovunque trasmissioni dedicate a lei e successivamente sono stati pubblicati anche alcuni libri che parlano della morte della ragazza.


Nello stesso tempo, come succede sempre, su Facebook si aprono pagine dedicate a lei.
ce n'è una che addirittura ha 21.246 mi piace, e come immagine di copertina ha la foto della bara portata fuori dalla chiesa.
La descrizione della pagina è:
"Dopo tutti questi anni ne abbiamo abbastanza di aspettare...vogliamo giustizia per lei e tutte le ragazze morte ingiustamente", e ovviamente come immagine profilo c'è la foto mostrata di più nei telegiornali.

L'ultimo post risulta essere il 13 giugno di quest'anno, il caso è stato ufficialmente chiuso il 20 aprile 2013 con un paio di ergastoli e condanne un po' a tutti (anche all'avvocato difensore della stessa Sarah).


Potrebbe sembrare una di quelle solite pagine aperte per sfruttare l'onda del momento ed avere tanti mi piace in quel momento di falso buonismo, in cui tutti si interessano di qualcosa che dopo tre mesi, già nessuno si ricorda più.
Ed effettivamente è così.


Alcuni post che ci sono possono avere senso, per esempio:


ok, questi sono comunque messaggi di attualità che sono un po' "fuori tema" ma dalle informazioni generali, posso dire che è comunque nell'idea della pagina.


E poi ci sono altri post, quelli che mi fanno vede la vera essenza di chi ha aperto la pagina e mi fanno capire che si tratta solamente dell'ennesimo sciacallo che senza nessun motivo trova giusto aprire una pagina facebook per "onorare" una persona morta che non conosce.

E quindi si trovano stati del tipo 









E questo mi fa sorgere molti dubbi.
Perchè aprire una pagina dedicata ad una persona per poi scriverci le proprie cazzate andando anche contro il rispetto che tu vorresti infondere col tuo gesto?



Credo che aprire pagine dedicate a singole persone sia un'enorme perdita di tempo e sopratutto una cosa dedita, solamente, al falso buonismo.
Non ha nessuna utilità se non voler per forza dimostrare a qualcun altro che si è addolorati per la tragedia, per poi fregarsene completamente quando il caso non è più di moda.
Questo è ancora peggio dell'indifferenza, e la cosa che trovo esilarante è che ci sia gente che reputa questa pagine necessarie per preservare la memoria di queste persone morte...Magari sono strano io, ma non trovo che la memoria si preservi  tramite pagine di facebook in cui il moderatore chiede di mettere più mi piace per il colore degli occhi



Credo che la memoria si preservi non dimenticando le persone e che cosa hanno significato, e per assurdo il black humour è molto più utile di una pagina usata solo per scrivere i propri interessi.
Forse ci sono persone che così facendo si sentono a posto con la loro coscienza, credendo che questo sia il modo giusto di esprimere il loro dolore.
Non dubito che possa dispiacere della morte di una persona, anche se è una persona che non si conosce a volte è difficile rimanere insensibili, ma non credo abbia senso aprire una pagina facebook.
M d'altronde, nel paese della Barbara D'Urso ormai posso aspettarmi di tutto


1 commento:

  1. Non mi pronuncio nemmeno sulla 'utilità' di aprire pagine fb con il nome di qualcun'altro come in effetti sono quasi convinto che persino aprire la propria pagina fb sia una bella cagata ma di questo potrei parlare diffusamente in altra sede.
    Sfruttare i vivi è da poveretti, sfruttare i morti è un orrenda vergogna come anche mangiare sopra a queste cronache nere di paese come tanti giornalisti(esempio con nome che inizia come Salvo Sottil...) purtroppo fanno.
    Ci marciano sopra...ci marciano sopra ai cadaveri e alla morte ma non la onorano, non la rispettano e si scordano che la temono.
    _
    greg

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