Quello che sto per raccontare sono storie diverse, raccontatemi in sere diverse, sono favole di persone comuni, come poteva essere per Cenerentola o Cappuccetto Rosso, ma sono ambientate nel mondo odierno.
Questa storia me l'ha raccontata un mio amico.
Suo padre, quando aveva circa 20 anni, con due suoi amici hanno affittato una barca per andare da La Spezia in Corsica e dalla Corsica ad Ibiza.
Appena arrivati ad Ibiza ovviamente hanno cominciato a bere tanta Sangria.
Ma tanta davvero.
Ad un certo suo padre, camminando sul ponte vicino al timone, ha cominciato a guardarsi attorno dicendo "dov'è la mia barca? Non la trovo, dov'è la barca?" sportosi dal corrimano è caduto in acqua, e una volta a galla ha cominciato a gridare "La barca, ce l'hanno rubata!! Adesso come torniamo a casa senza barca? Chiamate la polizia che io li ho visti"
L'hanno ripescato dal mare mentre stava cercando di raggiungere la nave andando verso la costa.
"Un viaggio goloso"
Questa favola mi è stata raccontata da una mia amica.
Lei e il suo ragazzo erano usciti a bere e lei si è ubriacata grossa, poi sono tornati a casa e si sono messi a letto a dormire.
Un'ora dopo si alza la madre di lei, e la vede seduta sulle scale di fianco al suo vomito.
La domanda ovvia che le fa è: "Che è successo?" la risposta è qualcosa di logico ma non è quello che è avvenuto.
"Siamo usciti io e Lucio (il suo ragazzo), poi siamo andati a letto" (e fino a qua è vero) "Poi mi ha chiamato Federica che era triste e allora sono uscita di casa per non svegliare nessuno di voi e siamo andati a bere dal Golosone" che è, tra l'altro, un locale inesistente.
La madre le fa le solite domande di routine "Ma dov'è il Golosone, e che cosa avete bevuto?"
Le risposte, tra biascichi e parole mangiate assomigliano molto a "Il Golosone è fuori città, dopo la rotonda...e abbiamo bevuto solo un goloso, niente di più" "cos'è un goloso? cosa c'è dentro?" (e questa è una domanda che vorremmo sapere tutti) "Nel goloso c'è un po' di tutto, di questo e di quello insomma"
La madre capisce che la figlia non ce la fa, e decide di aiutarla a tornare a letto.
Lucio non si è svegliato per nulla durante tutto questo.
"Sbadatezza illegale"
Questo è una favola vissuta da un mio amico
Serata alcolica, lo accompagnano a casa, lo accompagnano all'inizio della strada, lui abita alla fine. Così facendo fa due passi e smaltisce un attimo l'alcol.
Arriva davanti a casa sua, cancello chiuso.
Si guarda intorno, nessuno nei paraggi. Si fruga nelle tasche, niente chiavi.
Nella sua testa, la cosa più logica da fare è cercare di scavalcare il cancello, non importa se dopo non può entrare in casa, ma almeno non sarà sul marciapiede.
Comincia a scavalcare il cancello, scivola e cade a pancia in su. Si rialza e ci riprova.
Mettendosi d'impegno riesce ad arrampicarsi sul cancello fino in cima, mette un piede dall'altra parte, quando delle sirene blu illuminano il vicinato, la polizia scende dalla macchina e gli impongono di scendere.
Dopo 30 minuti si sono convinti che:
lui stava scavalcando il cancello di casa sua e che non gli poteva dare la carta d'identità perchè aveva dimenticato il portafogli nella macchina di chi lo aveva accompagnato.
Le chiavi (che aveva in tasca) sono riuscite a dimostrare la sua innocenza.
"Elettroshock"
Virna (una mia amica) aveva un pesce rosso che aveva chiamato Burzum.
Gli voleva bene, per quanto si possa voler bene ad un pesce che gira in una boccia di vetro.
Un giorno si sveglia sentendo sua madre gridare "Burzum è morto!! Burzum è morto, corri corri vieni a vedere".
Lei si alza, rincoglionita come non mai vede il pesce a pancia in su nell'acqua, prova a toccarlo e non si muove, e allora ha la geniale idea che colpisce Macgyver nei momenti critici.
Prende la lampada vicino a lei, toglie il paralume e immerge la lampadina direttamente nell'acqua, questa fa sì che l'acqua si elettrizzi un minimo, abbastanza per far sì che Burzum si riprendesse grazie ad un defibrillatore d'emergenza.
Quel pesce è vissuto altri due anni.
queste favole di vita vera e vissuta sono veramente deliziose e nella loro semplicità arrivano al punto:) sembra di vederlo quello che cerca di scavalcare il proprio cancello in maniera goffa e vedere l'immersione della lampadina nella boccia che ha dell'incredibile.
RispondiEliminaChe devo dire, sarà che ultimamente sto leggendo molto Mauro Corona :)
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