Se ne parlava in uno dei primissimi articoli di questo blog, proprio questo qui.
E siamo ritornati a parlare dei Radiohead, "Fade out" in sottofondo l'ho messa, quindi riprendiamo a parlarne, ma cominciamo dall'inizio.
All'inizio i Radiohead non mi piacevano, e non capivo tutto questo successo che c'era intorno a loro, ma comunque, come è mia consuetudine, ascoltavo tutti gli album almeno una volta prima di giudicare un gruppo.
Durante un turno notte allavoro, mentre non c'era nessuno, per non avere il silenzio di sottofondo e il vuoto attorno, collego il mio computer alla corrente e continuo ad ascoltare i Radiohead, ormai ero arrivato al loro penultimo CD (in quel momento): sto parlando di "In rainbow".
Visto che avevo finito tutto quello che dovevo fare, mi sono preso 5 minuti e mi sono messo a guardare fuori dalla finestra, erano intorno alle 23.
Nel cielo c'era la luna crescente (quindi solo uno "spicchio"), e ci passavano sopra le nuvole, in maniera da farla scomparire e riapparire, l'aria della sera estiva si dirigeva dal parcheggio fino al secondo piano dove ero io, sentivo i grilli lontani che frinivano e stavo dannatamente bene.
Ad un certo punto parte la canzone più significativa e la più d'effetto. "House of card".
In quel momento è stato come se un fulmine mi trapanasse il cervello, il cuore ha cominciato a battere più veloce e tutti gli arti sono rimasti paralizzati per un paio di secondi.
Era bellissima
Il momento era perfetto, l'emozione immensa.
Non mi sono mai sentito così in pace e realizzato con me stesso.
Finiti i 5 minuti di canzone dovetti riascoltarla di nuovo, e ancora un'altra volta. Finalmente avevo capito quello che volevano comunicare, non era musica comune, era musica che andava ascoltata,e non usata come sottofondo.
Lasciai andare il CD, e mi si presentò la canzone "Jigsaw falling into place" con il suo inizio armonizzato e il groove di batteria; non riuscivo a contenermi, ogni molecola del mio corpo voleva esplodere, era come se mi fossi improvvisamente svegliato da un torpore durato non so quanto tempo, e adesso fossi pieno di energie, non potevo farci niente, dovevo per forza muovermi.
E da solo, con solo questa canzone in sottofondo, mi misi a ballare in ufficio trascinato dalla musica
Per 4:08 minuti fui libero, avevo praticamente perso ogni comando sul mio corpo che DOVEVA muoversi, non riuscivo a fermarmi, avevo bisogno di cercare il mio spazio attorno a me, cercavo ossigeno con il quale sopravvivere, mi stavo nutrendo di libertà.
Non capivo perchè, ma quella musica aveva svegliato qualcosa, qualcosa che non saprei spiegare, ma invase ed esplose nel mio corpo con la canzone successiva, la tristissima videotape
Perchè triste? beh, dopo averla ascoltata, dovreste fare attenzione a questa parte
This is my way of saying goodbye
Cause I can't do it face to face
So talking to you after it's too late
Questo è il mio modo per dirti addio
perchè non riesco a farlo faccia a faccia
così ti sto parlando prima che sia troppo tardi
Queste tre canzoni mi sono arrivate in qualche parte del cervello, che mi hanno fatto suscitare meraviglia e bellezza, non quella bellezza che suscita un bel quadro, ma quella bellezza come quando ti trovi a guardare un paesaggio maestoso e ti senti in pace con il mondo circostante, capisci di essere arrivato al massimo sentimento che puoi provare per una qualsiasi cosa.
Questo è come ho conosciuto i Radiohead: una sera d'estate guardando la luna.
Successivamente sono ritornato indietro negli album che avevo già ascoltato, ma stavolta era diverso....stavolta sentivo la musica, ogni volta che li ascoltavo mi accorgevo sempre di un particolare suono che arrivava in quel momento e un particolare effetto con la chitarra che non avevo notato, e a causa di questo, mi venivano in mente nuove immagini e scoprivo continuamente le stesse canzoni che avevo ascoltato tante volte.
A causa di problemi monetari ho dovuto lasciare la macchina ferma un anno, quando l'ho rimessa in moto si è acceso anche lo stereo, ed è partito immediatamente l'album "OKcomputer" che avevo lasciato dentro, la prima canzone dell'album "Airbag" mi ha accompagnato per i primi 4:44 minuti di viaggio.
Sembra assurdo pensarlo, ma loro erano lì.
I Radiohead erano lì per tranquillizzarmi, è ovvio che se l'avevo lasciato dentro era rimasto inserito nel lettore...ma non riesco a non pensare che nessun altro gruppo potesse essere più adatto in quel momento.
Mi sono sentito sollevato, rilassato e con la sensazione di starmi riprendendo in mano la mia vita.
Nessun'altro gruppo poteva fare questo, solo i Radiohead. E probabilmente non sapranno mai quanto hanno influenzato la mia vita e quanto gli sarò grato per ogni singolo secondo di canzone che hanno fatto e che faranno
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