ore 9:00 - Inizia il mio turno, accendo il computer
ore 9:05 - Sono ufficialmente operativo, collego il telefono e tutti i programmi sono aperti
ore 10:30 - Mi prendo una pausa di 5 minuti, esco fuori dalla porta con un mio collega per prendere un po' d'aria. Si parla del più e del meno
ore 10:40 - Torniamo in ufficio sbuffando, nessuno dei due ne ha voglia, ma il lavoro è lavoro, riaccendo il computer. Lo schermo è un po' giallognolo, poi gli occhi si abituano e lo rivedo bianco
ore 12:15 - Esco per la pausa pranzo. In questi 30 minuti ho tempo di andare al bar e prendermi qualcosa da mangiare, scambio un paio di chiacchiere e mi sento tranquillo. Finalmente aria diversa da quello che c'è in un ufficio con 30 persone e 40 computer.
ore 12:45 - Ritorno davanti al computer. L'aria per i primi 10 minuti è irrespirabile,e faccio fatica a concentrarmi sul computer per più di 5 minuti. Poi tutto passa e ritorno operativo
ore 15:00 - Chi era qua da prima di me se ne va per il cambio turno, lo seguo scendendo nel parcheggio e ne approfitto per farmi altri 5 minuti di pausa. Mi passa completamente la voglia di tornare in ufficio vedendo il sole che passa in mezzo agli alberi. Nel prato ci sono delle lucertole che stanno ferme al caldo. E io devo tornare in ufficio
ore 15:10 - Ritorno in ufficio, all'improvviso divento insofferente verso tutto, i miei colleghi che parlano, il caldo che si è formato qua dentro e anche il pasto che non mi ha soddisfatto perchè mangiato troppo di fretta. E odio il computer, questo computer che devo tenere acceso, sono obbligato a guardarlo in continuazione e mi impedisce di svagarmi con i suoi blocchi e password
ore 18:00 - Finalmente il turno finisce, non vedo l'ora di andare a casa. Spengo tutto e finalmente vedo il monitor spento, questo mi mette felicità. Scollego il telefono ed esco dalla stessa porta dalla quale dovrò tornare domani. Esco e respiro a pieni polmoni un'aria non proprio pura, ma fresca. Mi fanno male gli occhi, mi bruciano un po' e faccio fatica a farli rimanere aperti.
Guardo le nuvole e vedo che il troppo bianco mi fa lacrimare gli occhi, il fatto che sia troppo luminoso mi crea problemi alla vista, vedo come sdoppiato, aspetto un po'.
Dopo 10 minuti tutto si risistema, salgo in macchina e arrivo fino a casa, sono le 18:40 e sono indeciso su cosa mangiare, con chi uscire stasera e che ora fare.
Chiamo la mia ragazza, mi metto d'accordo con lei alle 21, ho ancora due ore e venti minuti da aspettare.
Guardo cosa per cena. Pasta e petto di pollo, direi che va bene, ma non ho ancora fame.
Nell'attesa mi sa che navigherò su internet accendendo il computer di casa
Dannazione! La follia é sistematica. Il futuro è segnato? Saremo come in una novella di Orwell?
RispondiEliminaSiamo in effetti animali profondamente incoerenti